Sette
ore di cammino ed eccomi a Nasbinals. In questo momento piove a dirotto, orage! Finora è stata la più bella tappa
dello chemin. La parola che mi viene
in mente è MAESTOSO. In mezzo ai ruscelli gorgoglianti e a milioni di giunchiglie
gialle profumate mi sono sinceramente commossa dalla bellezza offertami dalla
natura. Tutto quello che mi piace è stato concentrato in questo giorno
meraviglioso.
Sono
in gran forma fisica e mentale, libertà e felicità, nuvole veloci in un cielo
mutevole e bellissimo, la solitudine mi ha fatto bene, nessuna paura, nessun
pensiero negativo, tutto come dovrebbe essere sempre.
L’attraversamento
dell’Aubrac è qualcosa che non dimenticherò mai. In compenso ho perso le lunettes (comprato un nuovo paio dal
giornalaio).
Dormito
alla gîte La Grappiere con due
parigine, una pianista (mi ha detto che suonerà nella cattedrale di Conques) e
una pittrice, Patricia, figlia di produttori di champagne. L’ho massaggiata con
una pomata perché aveva un gran mal di schiena, la solita pomata comprata lungo
il camino di Santiago l’anno prima.
Ho
mangiato una specialità del posto, una specie di fonduta a base di burro,
formaggio e patate, mica male per alzare il colesterolo. Bisogna mangiarla in
fretta perché quando diventa freddina è come una colla che impasta il palato.
Note tecniche (orientative):
Lunghezza: 26 km; ore 6,40; dislivelli: 300 m
Note tecniche (orientative):
Lunghezza: 26 km; ore 6,40; dislivelli: 300 m
© Testo e foto di Daniella Forestan
Nessun commento:
Posta un commento