Oggi
grande traversata del Lozère, alberi meravigliosi, fiori a milioni, vento
forte, morale alle stelle. Sono motivata e in pace con me stessa, uno stato di
grazia; mi sento molto bene e vedo cose che non immaginavo di vedere.
Incontrata
poca gente e nemmeno un lupo, ma cani si, tanti! e ringhiosi per giunta. Qui la
gente che cammina è carina ed educata, lontana dal vociare stonato dei
“pellegrini” che ho incontrato in Spagna. Finora ho trovato veramente quello
che cercavo: pace, natura “selvaggia”, paesini puliti senza lamiere ondulate
spagnole, animali al posto giusto, reperti medioevali; la mano dell’uomo ha
creato qualcosa che non stona.
Saint-Alban
è sovrastato da un bel castello dove si trova l’ente del turismo e un enorme
ospedale psichiatrico.
Dormo
da sola in una stanzetta senza bagno nella gîte du Centre, davanti alla chiesa del X
secolo.
Ho
conosciuto un ragazzo canadese con uno zaino spaventoso, con tenda ecc.
(arriverà distrutto al paese), un certo Philippe e i due padroni dei cinque
lama che girano per la piazza sotto la chiesa.
Ritrovo
Annie, Jean-Rock e Jean-Pierre, dottore pediatra, molto gentile e disponibile a
chiacchierare. Come me, anche lui l’anno scorso ha seguito il Camino francés in Spagna, fino a
Santiago. Mi ha raccontato che suo figlio è produttore di vino a Minerve,
delizioso paesino in mezzo ai vigneti. Qui, ai tempi dell’inquisizione, i
domenicani hanno fatto bruciare vive in un rogo collettivo alcune centinaia di
persone, inclusi i bambini, perché accusate di essere eretiche, catare. Conosco bene quei luoghi e ho
visto coi miei occhi fiori freschi deposti ogni giorno sul campo del rogo.
L’inquisizione ha purificato le anime …che bravi! (e nessun “processo di
Norimberga” ha mai condannato quei fatti).
Durante la cena il patron dell’hotel ha fatto una grande piazzata. Mi domando se c’entra con l’ospedale psichiatrico (in giro per il paese ci sono almeno 160 pazzi + il patron).
A scanso di equivoci alle 5 di mattina sguscio fuori dalla porta di servizio.
Note tecniche (orientative):
Lunghezza: 30 km; ore 7,30; dislivelli: 450 m
Durante la cena il patron dell’hotel ha fatto una grande piazzata. Mi domando se c’entra con l’ospedale psichiatrico (in giro per il paese ci sono almeno 160 pazzi + il patron).
A scanso di equivoci alle 5 di mattina sguscio fuori dalla porta di servizio.
Note tecniche (orientative):
Lunghezza: 30 km; ore 7,30; dislivelli: 450 m
Nessun commento:
Posta un commento