Ottima
giornata con Giancarlo, che ha deciso di accompagnarmi fino alla fine del
percorso. Sole, vento, nuvole e paesaggio da favola.
La
strada la conosciamo per averla già seguita più volte in passato. Si
sale fino alla stele di Gilbraltar, poi sul
crinale prima di Soyarza il paesaggio spazia a 360 gradi, con viste mozzafiato.
Greggi
di pecore e geometrie dei campi presso la vecchissima chiesetta di Harambeltz,
una volta sempre aperta quando il passaggio dei pellegrini era ridottissimo. Ora
è chiusa, ma fortunatamente noi abbiamo potuto visitarla anni fa, facendoci
aprire la porta da una contadina per poter ammirare il suo meraviglioso
soffitto tutto dipinto, con il sole e la luna al centro.
A
Ostabat abbiamo chiamato un taxi per tornare a Saint-Palais.
Qui
finisce la mia avventura “maggio 2006”, per totali 721 chilometri, centimetro in più, centimetro in meno, la naturale conclusione del viaggio del 2004, quando - sempre da sola - avevo percorso l'intero sentiero che da Saint-Jean-Pied-de-Port porta sulla costa atlantica passando per Burgos e Santiago de Compostela.
Note tecniche (orientative):
Lunghezza: 25 km; ore 6,15; dislivelli: 550 m
© Testo di Daniella Forestan
© Foto di Giancarlo Mauri